Ava: una dea ‘Ex machina’

Musica di Geoff Barrow dei Portishead e di Ben Salisbury, il film debutto dell’autore londinese Alex Garland è un film liquido, che scorre pulito e limpido verso una fine che si chiama: quale futuro per Miss Coscienza?

Ispirato alla fantascienza calcolatrice del passato, poco spettacolare e molto intimistico, il film prende spunto da discussioni neuroscientifiche attuali e non particolarmente avveniristiche, per spingerci dentro riflessioni dell’umano più umano. Il protagonista, chiamato per essere la componente umana del test di Turing progettato ad hoc per un umanoide particolarmente evoluto, attraverso la semplicità della sua natura, trasforma il processo di ricerca in un vortice domande esistenziali che si rivelerà soffocante e vizioso.

“Non è strano creare qualcosa che ti odia?” dirà ad un certo punto l’umanoide al suo geniale inventore. Una domanda banale (non c’è niente di strano – poiché avviene in natura molto spesso – nell’odiare coloro che ci hanno messo al mondo), che cambia improvvisamente le regole del gioco e trasforma un’indagine sull’esistenza di una coscienza nell’IA, in un’indagine sulla coscienza umana.

Una moltiplicazione di identità in crisi. Con una fotografia mozzafiato, ed un finale molto inglese. Consigliato.

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